Piero Dusio, conosciuto anche come Pietro Dusio (Scurzolengo, 13 ottobre 1899 – Buenos Aires, 8 novembre 1975), è stato un imprenditore, dirigente sportivo e pilota automobilistico italiano.

Con oculati investimenti da rappresentante di tessuti, poco più che ventenne, costruì rapidamente una fortuna e divenne uno dei più importanti industriali piemontesi.

 

Negli anni trenta abbozzò una carriera da pilota che gli diede anche alcuni successi, come un primo posto nella gara dello Stelvio del 1938.

In seguito il suo impero industriale si ramificò in molti campi, per ulteriormente solidificarsi negli anni della seconda guerra mondiale, durante i quali assunse anche la presidenza del club di calcio della Juventus, dal 1942 al 1947.

Nel 1944 fondò la Cisitalia, acronimo di Compagnia Industriale Sportiva Italiana, facendosi poi aiutare nell'impresa da Rudolf Hruska e Ferry Porsche, stante il sodalizio tecnico ed umano instauratosi.

Alla guida di una Cisitalia 202 MM, ha partecipato alla I Coppa delle Dolomiti nel 1947, raggiungendo il secondo posto.

Nel secondo dopoguerra, con l'aiuto dei due tecnici tedeschi, tentò di dare vita ad un modello di auto di Formula 1, futuristico per i tempi, ma il tentativo si arenò. 

Lasciò la Cisitalia nelle mani del figlio Carlo (la società venne poi liquidata nel 1956) e si trasferì in Argentina, dove fondò la Autoar, nel 1950, prima fabbrica locale di automobili.

Nell'ultima parte della sua vita lavorativa, Piero Dusio si dedicò ad attività edilizie e commerciali, abbandonando il settore dell'automobile.

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