Giovanni Michelotti (Torino, 6 ottobre 1921 – Torino, 23 gennaio 1980) è stato un imprenditore e designer italiano attivo nell'industria automobilistica.

All'età di 14 anni Giovanni Michelotti iniziò a lavorare agli Stabilimenti Farina come garzone. Nonostante espletasse compiti umili,  ebbe la possibilità di osservare l'opera di importanti designer, abbozzava alcuni schizzi che gli consentirono di farsi apprezzare.

Tanto che quando lasciò l'azienda il disegnatore al quale faceva da garzone Michelotti, egli fu proposto per sostituirlo, da Attilio Farina, figlio del titolare. La fiducia mostrò di essere ben risposta pochi giorni dopo, quando il giovane Michelotti, realizzò un disegno in scala 1:1 per l'autotelaio di una Alfa Romeo 6C 2500, ricevendo l'ammirato plauso da Mario Revelli di Beaumont, all'epoca già apprezzato designer automobilistico. Durante gli anni alla "Farina", Michelotti aveva intuito l'importanza e la futura autonomia operativa che il ruolo del designer era destinato ad assumere nelle produzione industriale, specie in quella automobilistica.

Nel 1946 Michelotti decise di "mettersi in proprio" e aprì uno studio in C.so Francia; è il primo studio professionale specificamente dedicato al disegno di carrozzerie automobilistiche di cui si abbia notizia. Molti incarichi provenivano dai principali carrozzieri torinesi, come Vignale, Bertone, Allemano o Ghia. Con quest'ultima carrozzeria Michelotti instaurò un particolare rapporto di collaborazione che gli consenti di ottimizzare il lavoro, riuscendo a passare dal figurino al prototipo funzionante in soli tre mesi. Tale innovativo metodo gli consentì i contatti con le grandi industrie europee e rese possibile gli approcci a grandi industrie come BMW e Triumph, poi trasformatisi in lunga e prolifica collaborazione. Michelotti fu uno dei designer più eclettici e prolifici di sempre.

Alla data della sua prematura scomparsa, si stima avesse disegnate circa 1200 autovetture.

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